Il cammino di Santiago

Tra i luoghi che mancano alla mia esperienza personale, ma che hanno sempre stimolato la mia immaginazione vi è, senza dubbio, il cammino di Santiago di Compostela, cittadina di culto di fama mondiale e patrimonio UNESCO, situata nella Galizia, una regione dell’estremo Nord-Ovest della Spagna, in cui, secondo la tradizione cristiana, hanno sede le spoglie di San Giacomo, custodite all’interno della maestosa cattedrale che costituisce, per tutti i pellegrini, la tappa finale del cammino.

Ogni anno oltre duecentomila pellegrini, provenienti da tutte le parti del mondo, giungono a Santiago; ci sono credenti e non, cristiani e persone di altre fedi: ad accomunare tutti quelli che si mettono in cammino è la voglia di vivere un’esperienza che permetta di ritrovare la vera natura dell’uomo e le profondità del cuore e dell’anima.

C’è chi si mette in marcia alla ricerca del trascendente, chi fugge da qualcosa e chi parte a causa di eventi, o prove che la vita gli ha posto davanti: una malattia, un dolore, una perdita ma anche una grande gioia inattesa, chi, infine, parte semplicemente per ritrovare se stesso o per condividere con gli altri l’emozione del cammino.

L’intero percorso dura circa ottocento chilometri, ma non è una gara sportiva: per godere ed arricchirsi di un’esperienza così unica occorre trovare il proprio ritmo biologico e spirituale.

Lungo la strada si può mangiare e dormire nei rifugi, taluni spartani, altri più lussuosi e, pertanto, per chi è felice di privarsi delle cose superflue, vi è la possibilità di contenere oltremodo il costo di vitto e alloggio…ed infine, come regola inderogabile, occorre partire con lo stretto indispensabile per limitare il peso da trasportare che, altrimenti, fiaccherebbe il corpo.

Come dicevo sopra, per qualche inconfessata ragione, il cammino di Santiago ha sempre esercitato su di me un certo fascino, un certo richiamo…

Chissà se un giorno, zaino in spalla, scarpe da trekking, sacco a pelo e cerata impermeabile, mi ritroverò mai su quel sentiero che porta a Santiago, un sentiero in cui la meta, per tutti coloro che l’hanno raggiunta, non è stata la fine del viaggio, ma l’inizio di un nuovo percorso di vita da intraprendere dopo aver ritrovato se stessi.

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11 pensieri riguardo “Il cammino di Santiago

  1. Ho fatto il cammino di Santiago due anni fa, in un periodo difficile in cui avevo mollato l’università. Ho seguito il percorso più breve, dal Portogallo, ma quel cammino è stato per me una bellissima esperienza. Il tuo articolo mi è piaciuto molto. Ciao

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  2. Grande esperienza da fare almeno una volta nella vita, per riscoprire i veri valori

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  3. Bell’articolo Giovanni.
    Una volta arrivata a Santiago sono entrata nella cattedrale a dare il famoso “abbraccio” a San Giacomo. Mentre compivo il gesto una grande emozione mi ha travolto anche se stavo abbracciando una statua per me simboleggiava la fine del mio viaggio spirituale: ce l’avevo fatta e stavo ringraziando San Giacomo che fosse andato tutto per il meglio😊
    Se senti il richiamo Giovanni fai lo zaino e parti, a me è successa la stessa cosa e ho seguito l’istinto.Qualunque cosa possa dirti per convincere non riuscirà mai a rendere la pienezza e la ricchezza delle emozioni che potrai vivere durante questi 800km (900 se vorrai arrivare a Finisterre come me)…
    Ti auguro davvero di farlo.
    Un abbraccio
    Veronica

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    1. Ti ringrazio per le belle parole e per l’incoraggiamento.
      Un abbraccio sincero anche a te.

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  4. Non ho mai visitato questo area ma recentamente ho guardato un serie corte in tv di un gruppo di viaggeratori che fanno questo viaggio. Sento che il cammino di Santiago dobrebbe essere a ciascuno cosa vogliono, un pellegrinaggio, un sfida un momento di riflessione, tranquillità o compagnia . Qualsiasi sia la ragione, viaggerare con una mente aperta e prendere qualsiasi cosa offre il viaggio. Forse un giorno farò. Spero che tu lo faccia Giovanni 🙂
    Un altro articolo ben scritto e stimolante.

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    1. Grazie! Chissà… magari un giorno incroceremo il nostro cammino lungo la strada che porta a Santiago 😊

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  5. Te lo consiglio vivamente. Bellissima esperienza che ha cambiato molto in me. Se vuoi eccola qui:
    https://viaggidiroby.wordpress.com/2016/10/14/cammino-di-santiago-la-metafora-della-vita/

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    1. Ciao Roby, ho letto con molto interesse l’esperienza che hai vissuto lungo il cammino che porta a Santiago. Mi piace soprattutto quando dici che il cammino ti ha aiutato a vedere le cose con nuovi occhi…
      In fondo, come diceva Proust, il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi. Grazie per aver condiviso l’emozione di quel momento.

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      1. Grazie a te..anche se ritengo che resta un’ emozione che non si può descrivere fino in fondo…se parti e vuoi qlc info pratica sono qui 😉

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