UN POMERIGGIO D’ESTATE A SAN MARINO
La Serenissima Repubblica di San Marino, meglio nota al grosso pubblico, semplicemente, come San Marino, è la più antica repubblica d’Europa e, per gli amanti delle statistiche, è anche uno dei più piccoli Paesi esistenti sulla faccia della Terra.
San Marino non ha sbocchi al mare ed il suo territorio è interamente circondato dal territorio italiano: nello specifico, confina con le Marche e con l’Emilia-Romagna, la lingua ufficiale è l’Italiano, mentre per quanto riguarda la moneta… all’epoca del mio viaggio era la lira, oggi (ovviamente) è l’euro.
Fatte queste precisazioni di ordine geografico e politico, mi accingo a raccontare del mio passaggio in quel di San Marino, scorrendo a ritroso l’album dei ricordi e ritornando indietro nel tempo di parecchi lustri.
Non ho neppure vent’anni e da circa un mese, a bordo di una vecchia utilitaria, mi trovo a girovagare per l’Italia. Da una settimana ho piantato la mia piccola tenda canadese in un campeggio della riviera romagnola, a pochissima distanza da Rimini.
Non so adesso ma, a quel tempo, i campeggi erano degli ottimi luoghi di socializzazione e così, in compagnia di due algide e corpulente ragazze di Amburgo conosciute proprio in quel sovraffollato campeggio (la loro tenda confinava con la mia), decido di inerpicarmi con la mia auto lungo una panoramica superstrada che, in poco più di mezz’ora ci conduce sino all’agognata meta di quel lontano pomeriggio d’Estate: la rocca di San Marino!
Salendo dal parcheggio, mi trovo davanti ad una piccola porta (Porta di San Francesco), che rappresenta l’accesso ufficiale al centro storico del Paese.
Giusto il tempo di varcare la soglia della Porta e colpisce subito la mia attenzione un museo dal nome molto particolare: Museo della Tortura. Si tratta di un inquietante museo dove illustrano le varie tecniche di tortura utilizzate nel corso della storia. Decido di procedere oltre e non mi prendo neppure la briga di spiegare alle amiche teutoniche di che cosa si tratti.
Risalendo la strada principale, dopo un brevissimo cammino arriviamo a Piazza della Libertà, il centro della città. In questa bella piazza medievale si trova il Palazzo Pubblico, dove risiede il governo del Paese e, nelle immediate vicinanze, la Statua della Libertà che, ovviamente, non ha nulla ha che vedere con quella di New York, sia chiaro, ma che tutto sommato risulta gradevolmente inserita nel contesto generale.
La piazza è perfetta anche per una piccola pausa; dal belvedere si gode di una vista spettacolare sulle colline circostanti. Peccato che le condizioni atmosferiche stiano repentinamente mutando. Il cielo non è più terso come quando sono arrivato: in pochi minuti la nebbia diventa la protagonista assoluta della scena e ciò contribuisce a rendere l’atmosfera ancor più affascinante.
Proseguiamo il cammino in salita lungo la strada principale e seguendo un suggestivo ed isolato sentiero, il cosiddetto sentiero delle streghe, in pochi minuti arriviamo alle torri costruite a protezione della città, in quella che, a mio avviso, è la zona più bella di San Marino.
Si è fatto tardi ed è’ tempo di ritornare indietro sui nostri passi. Giunto al parcheggio, prima ancora di rimettermi in auto, guardo per l’ultima volta il cielo di San Marino, mentre l’ultimo pallido raggio di sole della giornata filtra attraverso la nebbia…
Quello appena trascorso è stato un piacevole pomeriggio che mi ha portato alla scoperta di un luogo incantevole al di fuori del tempo; è stato un pomeriggio d’Estate che rimarrà per sempre impresso nella mia memoria di viaggiatore.