Repubblica Ceca

VIAGGIO A PRAGA

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Praga, la città dei cento campanili, come la si sente definire spesso per via delle tante torri campanarie che svettano dalle sue monumentali chiese, è semplicemente una delle più belle città al mondo ovvero, qualora non si voglia uscir fuori dai confini del vecchio continente, può essere considerata certamente una delle meraviglie d’Europa.

Miracolosamente scampata ai bombardamenti di due guerre mondiali e, altrettanto miracolosamente, scampata ai mostruosi sventramenti urbani di cui sono state vittime nel dopoguerra numerose altre città Europee, Praga è una delle poche grandi capitali che può essere esplorata interamente a piedi. Infatti, in virtù di un centro storico raccolto, l’auto non sembra essere minimamente necessaria ed il traffico non mi ha mai dato l’impressione di essere particolarmente sostenuto: tutt’altro!

Da ciò ne scaturisce, per le strade di Praga, una serenità assoluta che agevola il visitatore che vorrà camminare “col naso per aria”, ammirando la mirabile mescolanza di stili architettonici che caratterizzano i Palazzi storici della città: dal romanico al gotico, dal rinascimentale al barocco.

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Inoltre, camminando per le vie di Praga non ho mai notato quelle pacchiane insegne pubblicitarie dei negozi che spesso, da un punto di vista meramente estetico, deturpano il decoro dei nostri centri urbani: l’assenza di cartelloni e targhe luminose mette ancor più in risalto, a mio avviso, la meraviglia dei portici, delle finestre, dei cortili segreti e dei romantici vicoli la cui bellezza è, addirittura, esaltata dalla parsimoniosa illuminazione notturna dei vecchi lampioni che, in qualche modo, contribuiscono ad accrescere il fascino di questa città senza tempo.

Il rovescio della medaglia è che Praga, negli ultimi decenni, è diventata la città da visitare “a tutti i costi”, una città letteralmente invasa da orde di vacanzieri di ogni tipo: scolaresche in gita d’istruzione, coppie di sposi in luna di miele, croceristi fluviali sulla Moldava, turisti “mordi e fuggi”; in questo guazzabuglio generale, non mancano però, viaggiatori più attenti e responsabili, attratti dalle mille bellezze di una città pervasa da un’atmosfera magica.

Il mio viaggio a Praga comincia, paradossalmente, in un’altra città e, soprattutto, in un altro Paese: atterro, infatti, con un volo della Ryanair a Bratislava, la capitale della Slovacchia e dopo una permanenza di qualche giorno in quella piccola ma deliziosa cittadina, decido di prendere un treno con destinazione Praga.

La scelta si rivela vincente: dopo circa quattro ore a bordo di un convoglio obsoleto ma, tuttavia, economico e discretamente comodo, intorno a mezzogiorno arrivo alla stazione centrale di Praga. La stazione è un piccolo capolavoro “liberty”: da segnalare le splendide vetrate e la bellissima cupola in stile “imperiale”.

Il centro città può essere raggiunto comodamente in metropolitana o anche in taxi. Avevo sentito delle brutte storie sui tassisti non autorizzati che orbitano nei pressi della stazione e che spesso approfittano dei turisti appena arrivati, per praticare tariffe “gonfiate”. Telefono, dunque, al mio albergo e in appena cinque minuti arriva un loro autista alla guida di una Mercedes che, dopo un breve tragitto (circa un chilometro e mezzo), mi porta a destinazione: Maximilian Hotel.

Il costo del transfer dovrebbe essere, al netto del tasso di cambio, di poco inferiore ai dieci euro e mi si dice che verrà contabilizzato alla fine del soggiorno, in un’unica soluzione, insieme al prezzo della camera: non ho mai indagato ma, per qualche ignoto  motivo, quella tratta in taxi non me l’hanno fatta pagare!

L’Hotel è un ottimo quattro stelle, di quelli che non si dimenticano più: tutto, davvero tutto, a cominciare dalle efficientissime e gentilissime ragazze alla reception, risulta assolutamente impeccabile. Camera elegante e spaziosa, colazione superba, massima cura nei dettagli. L’ubicazione è ideale, a soli cinque minuti a piedi dalla piazza centrale della città vecchia. Per eventuali approfondimenti sul Maximilian Hotel, potete leggere la recensione che ho scritto su Tripadvisor, cliccando qui.

La mia visita comincia da Stare Mesto (la Piazza della città vecchia), da sempre luogo degli avvenimenti più importanti di Praga: dalle incoronazioni dei sovrani alle esecuzioni dei condannati a morte. La grande attrazione della piazza è il Vecchio Municipio con la sua torre panoramica e, soprattutto, con il suo magnifico orologio astronomico, un capolavoro di meccanica orologiaia che si anima ad ogni ora, lasciando incantati i turisti. Dall’alto della torre la vista sui tetti della città e sulle guglie gotiche della Chiesa di Týn è davvero mozzafiato.

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Dalla Piazza mi inoltro attraverso il pittoresco labirinto di vicoli e viuzze medievali circostanti, mentre nell’aria si spande l’odore dei prosciutti (che della città portano il nome nel mondo) affumicati nei tradizionali spiedi, agli angoli delle strade.

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Seguo la folla in direzione del fiume e giungo, infine, al celebre Ponte Carlo, il ponte più antico della città.

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Vi consiglio di unirvi ai turisti che vengono qui a caccia di scorci romantici, fotografie da cartolina e panorami incantevoli. Sarà un’indimenticabile passeggiata, con il cuore che vi batterà di emozione ad ogni passo. Il momento più romantico per visitare il ponte è senz’altro il tramonto, quando si può godere di una vista mozzafiato dell’intero Castello di Praga, che si illumina nel cielo che lentamente si fa buio, mentre la sua immagine si riflette nelle acque del fiume.

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Il Ponte Carlo collega la Stare Mesto con il caratteristico quartiere di Mala Strana, un piccolo gioiello con piazzette, splendidi palazzi e angoli romantici: quest’area della città è famosa nel mondo per i caffè, le birrerie e gli artisti squattrinati che contribuiscono a creare un’atmosfera bohemien.

A Mala Strana percorro per intero la via Nerudova (che a mio giudizio è una delle più belle strade della città): le case ed i palazzi portano ancora i nomi e i simboli che si usavano nel Medioevo (unicorni, aquile, chiavi, cervi, violini…), nomi e simboli che designavano quasi sempre il mestiere di chi abitava la casa.

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Di solito si entra a Malà Strana e ci si indirizza subito verso la strada principale, tralasciando l’Isola di Kampa e la Collina di Petrin. Consiglio, invece, di riservarsi del tempo anche per queste due attrazioni. Ho trovato particolarmente piacevole la breve passeggiata sin sulla collina, in cui si aprono parchi e giardini segreti che offrono una bellissima vista su Malà Strana.

Una delle attrazioni turistiche meno convenzionali di Mala Strana è il John Lennon Wall (altrimenti noto come “Muro della Pace”): si tratta di un muro interamente ricoperto di murales, per lo più ispirati alle canzoni dei Beatles. Il muro non ha solo un forte impatto visivo, ma ha anche un importante significato simbolico: è infatti una sorta di monumento open air alla fratellanza.

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Ormai quasi interamente dipinto dai turisti che vogliono lasciare un segno del loro passaggio, il muro è amatissimo anche dai praghesi per ciò che, allegoricamente, rappresenta. Io ci sono andato e mi è piaciuto; se avete tempo residuo vi consiglio di fare altrettanto.

Su tutto il quartiere di Mala Strana troneggia la sagoma imponente del Castello, a cui si arriva con una splendida (e ripida) salita panoramica che parte proprio dalla citata via Nerudova.

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Il Castello di Praga, la cui costruzione risale al IX secolo, detiene un singolare primato: è, infatti, il castello più grande del mondo; al di là di questa mera curiosità tecnica, sicuramente il castello può essere considerato come il monumento più importante della Repubblica Ceca. In origine il Palazzo fu sede della residenza dei re di Boemia; oggi è, invece, la residenza del Presidente della Repubblica.

Fanno parte del Castello numerosi edifici con un importante valore storico ed artistico tra cui la celebre Cattedrale di San Vito.

Maestosa, imponente, non esistono parole per definire questa bellissima cattedrale in stile gotico, con le altissime guglie gemelle, il caratteristico rosone centrale, il campanile rinascimentale e, all’interno, la Cappella di San Venceslao e le bellissime vetrate artistiche. L’entrata alla cattedrale è inclusa nel biglietto complessivo della visita al castello che di norma è all’incirca 350 corone (circa 12 euro). Per informazioni aggiornate su prezzi ed orari delle visite si può consultare il sito ufficiale, cliccando qui.

Continuando a camminare tra i vicoli di Praga, mi ritrovo, quasi senza accorgermene, nel cuore del quartiere ebraico della città, che mi stupisce per le bellissime sinagoghe e per i suggestivi antichi edifici storici. Un luogo altamente evocativo all’interno del ghetto di Praga è il vecchio Cimitero Ebraico, il più antico cimitero ebraico d’Europa conservatosi fino ad oggi, con migliaia di lapidi bianche disposte l’una sull’altra.

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Da segnalare, a breve distanza dal cimitero (per la precisione di fronte alla Sinagoga Spagnola), una statua in bronzo dedicata allo scrittore Franz Kafka che in questo quartiere nacque e visse fino ai primi anni della sua giovinezza. Il monumento riproduce la piccola figura dello scrittore seduto a cavalcioni sulle spalle di una grande misteriosa figura rappresentata da un abito maschile vuoto: la chiave interpretativa è enigmatica ma l’opera è sicuramente di una certa suggestione.

L’ultima immagine che ho di Praga è quella della monumentale Piazza Venceslao, con i suoi palazzi di primo novecento ed i suoi alberghi di lusso. Al fondo della piazza si trova l’imponente edificio del Museo Nazionale. Di fronte al museo un monumento testimonia il sacrificio di un giovane praghese che proprio in questo punto si diede fuoco per protestare contro l’invasione dei carri armati sovietici che stroncarono, nell’ormai lontano 1968, la Primavera di Praga.

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In conclusione…che dire di Praga? Praga è una città che non si può non amare, è una città che cattura i suoi visitatori sin dal primo istante, è una città dall’atmosfera magica, oserei dire fiabesca, una città che chiunque abbia avuto la fortuna d’averla visitata, così come me, sono certo che la porterà per sempre nel suo cuore…

4 pensieri riguardo “Repubblica Ceca

  1. Great photos, I speak Spanish – so I can understand some of the text. Thanks for sharing.

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  2. Thank you so much for reading, Barbora… that’s very kind of you 😊

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  3. Buonasera Giovanni, il tuo articolo insieme alle foto riportò i bei ricordi del mio viaggio lì. È davvero una bella città. Siamo rimasti nella città vecchia. Dopo vedere i siti che Prague è famosa di ci siamo trasferiti per esplorare le numerose strade laterali. D’accordo con il tuo descrizione del quartiere ebraico, dove anche abbiamo trovato il cibo delizioso.L’ultimo immagine che ho è la pioggia torrenziale che caduto durante le nostre l’ultime ore a Prague . All’ arrivo a casa, abbiamo visto il inondazioni terribili dove un po’ ore prima abbiamo camminato. Un altro articolo splendidamente scritto e un piacere da leggere. Ciao Lynne

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    1. Ciao Lynne e grazie ancora una volta per i tuoi commenti agli articoli del mio blog, che giungono sempre puntuali e graditi.
      Per fortuna le terribili inondazioni di cui parli sono arrivate solo dopo il vostro ritorno a casa e non hanno rovinato il ricordo del tuo bellissimo viaggio in quella che, a mio giudizio, è una delle più belle e romantiche città europee.
      A presto,
      Giovanni

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