L’Italia è il mio Paese e dopo aver viaggiato tanto…sono giunto alla conclusione che forse questo è il Paese più bello del mondo. Non lo affermo per mero campanilismo, ma perché sono profondamente convinto che in nessun altro Paese si realizzi quel formidabile connubio di Storia, Arte, Cultura e bellezze naturali, così come avviene in Italia.
L’Italia l’ho girata in lungo e largo: su un totale di venti regioni, la meravigliosa Sardegna è l’unica in cui, sfortunatamente, non ho ancora messo piede (presto o tardi colmerò questa lacuna); non posso certo dire d’aver visto tutto (perché questo è tecnicamente impossibile), ma posso però dire, con un pizzico di malcelato orgoglio e senza tema di smentita, d’essere stato ovunque (Sardegna a parte).
Non è mia intenzione raccontare in questa pagina, con minuzia di particolari, di tutti i luoghi da me visitati nel Belpaese, né di tutte le esperienze vissute, attraversando le tante meravigliose regioni d’Italia. La materia è troppo vasta e rischierei di rimanere intrappolato in un inestricabile ginepraio.
Risalendo idealmente la Penisola, mi limiterò, invece, a fornire solo brevi indicazioni e suggerimenti su alcune delle tante strutture (alberghi, locande, b&b, ristoranti, trattorie etc, etc.) da me personalmente visitate, con lo scopo di condividere i miei ricordi, le mie impressioni ed il mio punto di vista con chi vorrà leggere e vorrà, eventualmente, trarre ispirazione da quelle che, in ultima analisi, sono solo semplici opinioni di un viaggiatore indipendente.
Di tanto in tanto, nel corso del mio racconto, rimanderò a dei “link” di collegamento su Tripadvisor, qualora vogliate ulteriormente approfondire e leggere le recensioni da me pubblicate sul noto portale web di viaggi e turismo, in merito alle strutture prese in esame.
Comincerò dal Sud, dalla Sicilia, ed in particolare da Palermo, per poi, come dicevo poc’anzi, risalire pian piano lungo tutto lo “stivale”, sino ad arrivare all’estremo Nord.
Palermo è una città storica, un’antica capitale. Fondata dai Fenici nel VII secolo a.C., venne successivamente conquistata dai Romani. Visse il suo periodo felice sotto il dominio Arabo e Normanno e raggiunse il massimo splendore sotto Federico II di Svevia che stabilì a Palermo la sede dell’Impero.
Palermo (capitale italiana della cultura per il 2018) è oggi il risultato della sua storia millenaria e dello straordinario melting pot che l’ha caratterizzata. Da Palermo sono passati nel corso dei secoli letterati, poeti ed artisti ed è inutile sottolineare che le sue bellezze paesaggistiche e naturali hanno contribuito in maniera determinante a favorirne lo sviluppo turistico.
A Palermo vi sono Palazzi nobiliari, dimore di lusso ed hotel prestigiosi in cui hanno soggiornato uomini illustri: penso, ad esempio all’Hotel delle Palme, dove per qualche tempo dimorò lo stesso Wagner, ed a Villa Igiea, storico Palazzo Liberty, che ha annoverato tra i suoi ospiti, fra gli altri, anche innumerevoli personaggi della cultura, della politica e del jet set internazionale.
Nel mio blog non vi parlerò di uno di questi celebri alberghi, di loro è già stato scritto e detto tutto quello che poteva essere scritto e detto, e non vi parlerò neppure di una delle tante classiche strutture alberghiere collegate alle solite multinazionali del turismo; preferisco parlare, invece, di Addumari, una piccola gemma nascosta, una tranquilla dimora indipendente ubicata alle pendici della Riserva Naturale di Monte Pellegrino ed a pochi metri dallo splendido mare dell’Addaura.
A soli sette chilometri dal centro cittadino ed a due chilometri dalla spiaggia di Mondello, circondata da grandi alberi di pino ed incastonata in uno scenario davvero incantevole, troverete questa suggestiva casa vacanza che offre ai suoi ospiti, tra l’altro, la possibilità di usufruire di ampi spazi esterni da cui si gode la vista del mare, raggiungibile a piedi con soli tre minuti di cammino. Il luogo, può essere considerato anche un avamposto strategico per esplorare il territorio circostante. La casa è aperta agli ospiti tutto l’anno e, per eventuali contatti, è sufficiente collegarsi al sito web (cliccando qui).
E se a Palermo volete gustare il gelato più buono della città, vi indico un nome che per tutti i palermitani è sinonimo di assoluta garanzia: Stancampiano. Da più di quarant’anni la famiglia Stancampiano produce ottimi gelati artigianali. Per intere generazioni, lo storico chiosco a cento metri dalla Stazione Notarbartolo, è stato un indiscusso punto di riferimento. Da qualche anno al chiosco si è aggiunto, a poche centinaia di metri di distanza, un nuovo “Open Space” con tavolini all’aperto dove, in un ambiente informale ed accogliente, oltre ai gelati, si servono anche caffè, pasti caldi ed aperitivi.
Continuando ad esplorare la Sicilia, se siete alla ricerca di un mare davvero incontaminato che risplenda di tutte le sfumature del blu, non perdetevi, a poca distanza dalla Riserva Naturale dello Zingaro, nell’estremo lembo occidentale dell’isola, San Vito lo Capo, sicuramente una fra le località balneari più conosciute ed apprezzate in Sicilia. La sua bianchissima spiaggia, a detta di molti, è una delle più belle spiagge di tutta Italia ed ogni anno migliaia di turisti la scelgono come meta delle loro vacanze estive. Personalmente, le località sovraffollate non sono il mio forte ed è per questo che, pur amando il paese di San Vito, preferisco l’atmosfera rilassante che vi si respira nella tarda Primavera, piuttosto che quella caotica dell’Estate.
A San Vito, in media, gli alberghi sono abbastanza cari ed il servizio reso non sempre è all’altezza di ciò che si paga. Qualche anno fa ho scoperto un piccolo alberghetto a ridosso del centro ed a soli cinque minuti a piedi dalla spiaggia: Baglio del Mulino a Vento. L’atmosfera è tranquilla e rilassante, la proprietaria è estremamente gentile, i prezzi sono popolari e, valore aggiunto, all’interno della struttura vi è pure un piccolo giardinetto dove è possibile parcheggiare gratuitamente l’auto. Per me, il Baglio del Mulino è diventato un vero punto di riferimento nella città di San Vito e se volete lasciarvi ispirare, cliccate qui e leggete la mia recensione su Tripadvisor.
Per la ristorazione c’è solo l’imbarazzo della scelta: tuttavia, la trattoria Gnà Sara è considerata dagli abitanti del posto una sorta di istituzione e, a mio giudizio, qui potrete mangiare, a prezzi ragionevoli, il miglior cous-cous di pesce di tutto il paese (clicca per la recensione).
In tema di ristorazione vi suggerisco una piccola trattoria ubicata in una località (più o meno) sperduta della costa meridionale della Sicilia a metà strada tra Sciacca ed Agrigento: la trattoria (una palafitta sul mare) si chiama Garibaldi, mentre la località si chiama Eraclea Minoa; il posto si trova letteralmente “sul mare”, tra il verde di una fitta pineta ed il bianco accecante della montagna. L’azzurro del mare che bagna una spiaggia di sabbia dorata fa da cornice ad uno scenario di incomparabile bellezza. Negli anni settanta la spiaggia era un luogo di raduno per le comunità hippy; oggi, l’incuria dell’uomo ha fatto sì che la furia del mare, in assenza di barriere frangiflutti, anno dopo anno, stia divorando la spiaggia e persino la pineta.
Sempre a proposito di ristorazione, se percorrete la litoranea tra Palermo e Messina e vi trovate a passare dalla storica cittadina di Cefalù (uno dei borghi più belli d’Italia), una sosta obbligata è senz’altro al ristorante Lo scoglio ubriaco, che ritengo sia da segnalare non tanto per la qualità del cibo (senza lode e senza infamia), quanto per la location davvero eccezionale. Vi consiglio di venire in Estate e chiedere un tavolo all’aperto, nella terrazza che si affaccia sullo splendido mare: non ve ne pentirete! Per ulteriori dettagli, potete leggere la mia recensione cliccando qui.
Per gli appassionati della fortunata serie televisiva Il Commissario Montalbano desideravo segnalare, a chi non ne fosse ancora a conoscenza, che la casa del Commissario non si trova a Vigata (paese inesistente creato dalla penna di Camilleri), bensì a Punta Secca, una suggestiva località poco distante da Marina di Ragusa. La casa, in realtà è un semplice Bed and Breakfast (clicca qui) dove è possibile alloggiare a prezzi, peraltro, abbastanza accessibili. La zona, inoltre, si presta anche a numerose ed interessanti escursioni: il barocco di Noto e Ragusa Ibla, Modica e la delizia gastronomica del suo cioccolato, le Riserve Naturali di Vendicari e della foce del fiume Irminio, Isola delle correnti, il castello di Donnafugata, il grazioso paesino di Marzamemi, etc. etc.
A poca distanza, la splendida Siracusa nel cui centro storico (l’incomparabile isola di Ortigia), potrete abbandonarvi alle delizie del palato, in uno dei tanti caratteristici ristorantini che propongono i migliori piatti della tradizione siciliana. Per dormire, in passato, ero solito recarmi all’Hotel Scala Greca, un tre stelle di medie dimensioni ubicato in una buona posizione, soprattutto per chi arriva in auto (trovandosi ad un paio di chilometri dal centro, ma fornito di un comodo parcheggio); di recente un mio amico, allettato dalla tariffa economica, ha trascorso un weekend in questa struttura e mi ha segnalato che la camera in cui ha alloggiato insieme alla sua compagna versava in condizioni a dir poco fatiscenti, quindi…allerta!
Cinquanta chilometri di distanza separano Siracusa da Catania. Da Catania il passo è breve per il Rifugio Sapienza da cui parte la funivia per le escursioni sull’Etna, il vulcano più alto d’Europa. A bordo di una moderna telecabina si raggiunge in pochi minuti la quota di circa 2.500 metri. Qui si attendono gli speciali mezzi fuoristrada che, condotti da autisti esperti, salgono fino alle quote consentite dalle autorità competenti. Ci si trova così davanti ad un incomparabile scenario sospeso sul mare dal quale è possibile ammirare l’imponente cratere centrale del vulcano.
Chi ha programmato una vacanza nella parte orientale della Sicilia non dovrebbe prescindere da una visita di Taormina e dell’incantevole Isola Bella, collegata alla terraferma, durante la bassa marea, da una sottile lingua di sabbia. La natura rigogliosa e la suggestiva ubicazione hanno reso questa località una delle più belle e gettonate d’Europa.
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Attraversando lo Stretto di Messina si approda in Calabria: per chi procede in auto in direzione Napoli, raccomando di abbandonare l’autostrada all’uscita di Falerna e seguire la bellissima litoranea fino a Lagonegro, passando per suggestivi paesini quali, ad esempio, Praia a Mare. Viceversa, chi è diretto al Parco Nazionale della Sila o in Salento, dovrà continuare il suo viaggio lungo uno dei tratti più tortuosi e disagiati dell’Autostrada del Sole. I questo caso, l’unico consiglio che posso dare è quello di armarsi di tanta pazienza!
A proposito di Salento, una vacanza nella Penisola Salentina può essere davvero un’esperienza di viaggio irripetibile. Assolutamente da non perdere, in particolare, il barocco di Lecce e le incantevoli spiagge di Gallipoli e Santa Maria di Leuca.
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Ritornando, invece, sul versante tirrenico, la città di Napoli è giustamente considerata uno tra i luoghi più suggestivi al mondo. L’anima di Napoli emerge pienamente nelle vie del centro storico, strette e cariche di vitalità. Partendo da Piazza del Gesù, consiglio di procedere sulla prospettiva di Spaccanapoli, nel quartiere di Forcella, dove in una sola occhiata si possono scorgere alcuni imperdibili monumenti quali la Chiesa del Gesù Nuovo, l’Obelisco dell’Immacolata e il Monastero di Santa Chiara. Tra gli altri luoghi irrinunciabili, ovviamente, Piazza del Plebiscito, il Palazzo Reale ed il Maschio Angioino. Tra le attività più rilassanti e suggestive da fare a Napoli non può mancare una passeggiata sul Lungomare della città. Il Lungomare di Napoli è un percorso di circa 3 km che parte da Santa Lucia e arriva fino a Mergellina, dove finisce via Caracciolo, costeggiando una delle “vedute” più belle del mondo, in grado di affascinare i turisti ma anche gli abitanti stessi che affollano la splendida promenade durante tutto l’anno.
Infine, un viaggio a Napoli non sarebbe tale senza aver prima visitato una delle classiche e celebri pizzerie, un motivo che da solo basterebbe a giustificare un viaggio nella città partenopea. Chi vuole assaggiare la vera pizza napoletana, diventata così famosa da essere stata proposta come patrimonio dell’umanità, deve indirizzarsi verso i locali del centro, dove viene preparata la morbida pasta con l’alto bordo esterno, tipica di Napoli. Le pizzerie più celebri della città sono Di Matteo, che è conosciuta anche per le sue eccellenti fritture, e Starita, piccola locanda situata nei vicoli di Materdei, la cui “Margherita” si dice che sia addirittura la più buona del mondo.
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Roma, la “città eterna”, è senza dubbio una delle più belle città al mondo, uno di quei luoghi che tutti dovrebbero vistare almeno una volta nella vita. I tanti monumenti della città sono il costante richiamo al suo grande passato, di quando la città era il centro della civiltà Occidentale.
Roma è stata una delle prime città cosmopolite del mondo e, dal suo esempio, sono nate tutte le altre grandi metropoli d’Europa come Londra e Parigi. L’eredità lasciata ai posteri è davvero immensa: un patrimonio inestimabile di Storia, Arte e Cultura unico al mondo.
Non mi dilungherò con una descrizione dettagliata dei tanti monumenti e delle tante bellezze che arricchiscono Roma e che l’hanno resa un’icona mondiale. Non parlerò del Colosseo, del Foro romano, di Piazza Navona, del Pantheon, di Campo de’ Fiori, della Fontana di Trevi o della Scalinata di Piazza di Spagna; non proporrò neppure possibili itinerari turistici alternativi per scoprire angoli reconditi o inediti di una città di cui tutti conoscono già almeno qualcosa.
Tuttavia, a coloro che stanno programmando un viaggio a Roma e si trovano nell’imbarazzo di dover scegliere un alloggio in mezzo ad un dedalo di proposte differenti, suggerirei, in primo luogo, una soluzione che sia quanto più possibile vicino al centro pedonale, ad un’area che, grosso modo, va da Fontana di Trevi al Pantheon: in questo modo tutto sarà più comodo, si ottimizzeranno i tempi e si eviterà di dover ricorrere all’uso dei mezzi pubblici; questa zona della città, secondo la mia personale opinione, è la migliore dove alloggiare ma è anche, sfortunatamente, la più cara, pertanto…occhio ai prezzi! State alla larga dai grandi alberghi, a meno che il vostro budget non sia idoneo a sopportare il peso di cifre esorbitanti.
A mio avviso, un ottimo compromesso è rappresentato dalla Pensione Barrett, un piccolo alberghetto situato di fronte a Largo di Torre Argentina, praticamente alle spalle del Pantheon. A prezzi ragionevoli troverete camere pulite e confortevoli (forse arredate in uno stile un po’ troppo “pesante”, direi kitsch) e troverete, soprattutto, un’accoglienza calorosa e cortese da parte del proprietario che con entusiasmo e partecipazione ama svelare ai suoi clienti tutti i misteri di Roma, di cui si professa profondo conoscitore.
Per apprezzare i sapori tradizionali della cucina romana, le trattorie di Trastevere e del Testaccio costituiscono la scelta migliore: molte di esse conservano ancora il carattere autentico, talune, inevitabilmente, appaiono un po’ forzatamente “turistiche”. Se siete, invece, dalle parti di Montecitorio vi suggerisco Da Gino, una piccola trattoria vecchio stile con soffitto a volte affrescato e piatti tipici romaneschi. Io ho provato “pasta cacio & pepe” e “Saltimbocca alla romana”: entrambi squisiti! Per chiudere la serata con un bel gelato, a breve distanza si trova una delle gelaterie più antiche di Roma: Giolitti. Per i romani da più di un secolo è una specie di istituzione. Secondo me il gelato era buono ma, in tutta onestà, non era il “gelato della vita”.
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Continuando a risalire la Penisola, si giunge a Firenze, una delle destinazioni italiane più interessanti e ricche d’atmosfera; città evocativa del passato, è considerata nel mondo intero come il centro di nascita del Rinascimento, culla dell’architettura e dell’arte, con il suo centro storico ricco di chiese, monumenti, palazzi rinascimentali dalla bellezza mozzafiato, tanto elogiati da poeti di ogni tempo.
Il centro storico di Firenze non è molto esteso ed è, quindi, perfetto, per essere girato a piedi. Arrivando in treno, dalla centralissima stazione di Santa Maria Novella, in dieci minuti di cammino, si arriva al Ponte Vecchio, passando attraverso i principali monumenti e Palazzi storici della città.
Per un panorama da cartolina di tutta la città vista dall’alto, vi consiglio di prendere un bus ed arrivare a Piazzale Michelangelo. Il panorama che si gode da questa collinetta appena fuori il centro di Firenze è certamente superbo. Tuttavia l’atmosfera è un po’ rovinata dagli innumerevoli venditori di chincaglierie e souvenir che, come spesso accade, spezzano l’incanto. Un suggerimento: continuate a salire lungo la stessa strada per circa 600-700 metri e giungerete alla Basilica di San Miniato al Monte: da lassù si gode di una vista ancora superiore della città, visiterete una chiesa tra le più belle di tutta Firenze e, per ristorarvi dopo l’impervia salita, potrete anche prendere un ottimo sorbetto artigianale al limone prodotto direttamente dai frati.
Se vi trovate a Firenze per il pranzo, vi do un nome a colpo sicuro: Trattoria da Mario! Da circa sessant’anni in vicolo Rosina, a due passi dal mercato di San Lorenzo, tutti i giorni, dal Lunedì al Sabato, questa simpatica trattoria apre i battenti per sfamare moltissimi avventori locali (impiegati, operai, studenti) ed anche qualche turista di passaggio. I tavoli vicinissimi permettono di mangiare a stretto contatto gli uni con gli altri, amplificando la socialità in un clima assolutamente informale, tra buoni vini e classici piatti toscani. Prezzi popolari. Per chi volesse leggere la mia recensione, basta cliccare qui.
Per la cena, recentemente sono stato al “Fuoco Matto”, un locale molto carino a poche centinaia di metri dal Duomo, un po’ elegante ma non pretenzioso. Accoglienza eccellente da parte di tutto lo staff. (clicca)
Se invece il vostro forte sono le schiacciate, allora, sempre a Firenze, in pieno centro storico, non perdetevi All’antico Vinaio: con quattro o cinque euro potrete farcire a piacimento con ingredienti a libera scelta una gustosa pagnotta casereccia. (clicca)
Per dormire, infine, vi segnalo un fantastico piccolo alberghetto a conduzione familiare nel cuore del capoluogo toscano: Hotel Aldobrandini. Non molto tempo fa ho soggiornato per diversi giorni in questa struttura e ne conservo un ottimo ricordo. Personale gentilissimo, camera semplice, pulita e spaziosa con vista sul campanile di Giotto, prezzo onestissimo. Che chiedere di più? Per informazioni più dettagliate potete leggere, come al solito, la mia recensione su Tripadvisor, cliccando qui.
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Spostandoci di un centinaio di chilometri, direzione mare, arriviamo a Pisa, nota per la celebre “torre pendente”, uno dei monumenti italiani più conosciuti al mondo che, insieme alla Cattedrale ed al Battistero fa parte di un complesso di opere ubicate nella cornice magica di Piazza dei Miracoli ed inserite dall’UNESCO nella lista dei siti considerati Patrimonio dell’Umanità.
Se desiderate alloggiare a due passi da Piazza dei Miracoli con vista sulla Torre, allora prendete nota: prenotate all’Hotel Roma e richiedete una camera al terzo piano (la mia era la numero 45). Dal vostro terrazzino godrete di una vista ineguagliabile. (clicca)
Per una veloce pausa pranzo vi suggerisco “Il Montino”, un localino rustico, sperduto tra i vicoli del centro storico, dove preparano ancora alla maniera tradizionale la tipica “cecina” toscana: abbiate fede…se andate a Pisa, non potete perderlo! Anche su questo locale ho ritenuto opportuno lasciare il mio segno su Tripadvisor. (clicca qui)
Per una buona pizza in un ambiente tranquillo “Quarto d’ora Italiano” può essere una buona scelta: locale carino con tavolini all’aperto nel centro città, sull’isola pedonale. (clicca)
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Attraversando l’Appennino tosco-emiliano, in poco meno di due ore si arriva a Bologna, sede, fra l’altro, della più antica Università europea. Bologna è una città a misura di pedone: iniziate la vostra camminata verso il centro partendo da Via Indipendenza, la via dei negozi, dello shopping e dei bar. Leggermente in salita, Via Indipendenza collega direttamente la stazione alla meravigliosa Piazza Maggiore. Fate con calma, fermatevi pure a curiosare nei negozi: per tutto il tragitto sarete riparati dai portici che hanno reso Bologna unica e inconfondibile.
Vi volete addentrare nel cuore di Bologna, nel labirinto del suo centro storico? Niente di meglio! In Via del Pratello, al numero 69, troverete un piccolo laboratorio artigianale dove la signora Naldi, ogni giorno, prepara dell’ottima pasta fresca a prezzi popolari. La pasta viene servita all’interno di contenitori in plastica utili per l’asporto (considerando che all’interno il locale è molto piccolo). Tuttavia, se si desidera pranzare in loco, ci si può sedere ai tavoli del bar di fronte che, evidentemente, ha una convenzione con il pastificio. E’ un luogo vero, affollato soprattutto da avventori locali. Da provare!
In pochissimi sanno che in passato la città di Bologna aveva diversi canali che scorrevano tra le casette del centro storico. Successivamente, molti di questi canali vennero interrati lasciando il posto a vicoli e strade. Nei pressi del pastificio Naldi sopravvive l’ultimo dei canali di Bologna che può essere visto attraverso una finestrella, un foro quadrato ricavato su un muro di cinta che delimita una proprietà privata. Informatevi con qualche abitante del posto per le indicazioni stradali…ne vale la pena!
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Lasciando Bologna, dopo un percorso di circa duecento chilometri, si arriva a Milano. Una passeggiata a Milano non può prescindere da alcuni luoghi simbolo della città come il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele, la Scala, il Castello Sforzesco, i Navigli. Una visita di Milano, però, significa anche immergersi nell’atmosfera unica che si respira in città, tra boutique d’alta moda e caffè storici, tra monumenti antichi e quartieri moderni, tra musei prestigiosi e ristoranti di lusso.
Io non vi voglio parlare di uno di quei ristoranti (anche perché, in genere, non sono i miei preferiti), ma di una piccola trattoria semplice ed economica: Trattoria Sabbioneda. Se volete gustare gli antichi sapori della cucina tradizionale milanese, lontano dalle solite trappole per turisti, questa trattoria è sicuramente il posto giusto per voi. Il locale è abbastanza spartano e senza fronzoli: si bada alla sostanza più che alla forma. Piccoli tavolini con classiche tovaglie quadrettate e cucina a vista dove il cuoco, un pittoresco uomo di mezza età che sembra uscito direttamente dal set di “easy rider” (bandana e tatuaggi inclusi), vi delizierà con le specialità della casa. Se siete interessati, potete leggere la mia recensione su Tripadvisor, cliccando qui.
A Milano ho dormito in un comodo Best Western su Corso Buenos Aires, approfittando di un offerta online. L’albergo era eccellente ed il prezzo davvero allettante (clicca per la recensione). Se decidete di seguire le mie orme, vi consiglio di collegarvi direttamente sul loro sito anziché utilizzare i classici motori di ricerca: di tanto in tanto propongono online offerte promozionali che è possibile acciuffare al volo, risparmiando un bel po’ di soldi.
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Ed infine, giunto alla fine di questo percorso che mi ha portato dal profondo Sud al profondo Nord raccontando di alcune delle più belle città del nostro Paese, Venezia rappresenta, idealmente, il mio punto d’approdo. E’ bene chiarire subito che una visita di Venezia non può essere banalmente circoscritta ad un rapido passaggio da Piazzale Roma a Piazza San Marco, attraverso il Ponte di Rialto ed il Palazzo Ducale: Venezia merita molto di più, Venezia è una città misteriosa, per alcuni enigmatica, e per conoscerne i suoi segreti va visitata con la dovuta calma. Quello che dico a chiunque mi chieda dei consigli su Venezia è di lasciare da parte gli itinerari più battuti e di cercare, invece, itinerari insoliti ed alternativi. Direi di più: perdersi per i vicoli di Venezia è un’ottima strategia, perché è proprio perdendosi che, a mio avviso, si fanno le scoperte più inaspettate e indimenticabili di questa affascinante città.
Anche nella città lagunare, se volete soggiornare in pieno centro senza svenarvi, credo di avere l’indirizzo giusto per voi: Hotel ai do mori.
In genere si dice “Vado a Venezia” ed in realtà, il più delle volte, si finisce tristemente a Mestre per una ragione squisitamente economica: il prezzo degli alberghi in città è, a dir poco, stratosferico! Per una camera dignitosa in pieno centro, talvolta, si possono spendere cifre davvero spaventose. Qualche anno fa, durante un soggiorno a Venezia in occasione del mio compleanno, ho fortuitamente scoperto, a pochi passi da Piazza San Marco un delizioso hotel ad una sola stella, ma grazioso, pulito e con bagno in camera. Il prezzo: soli 120 euro. Sottolineo l’estrema cortesia della proprietaria che mi ha anche fornito degli stivaloni in gomma per sopperire all’emergenza improvvisa dell’acqua alta in città. Mi corre l’obbligo di segnalare che l’antico palazzo che ospita questa piccola gemma nascosta tra i vicoli del centro, purtroppo, non è dotato di ascensore. La mia camera era al primo piano ma, se non mi sbaglio, c’erano anche camere ai piani superiori, quindi, soprattutto se si hanno problemi alle gambe e bene contattare la struttura prima di procedere con l’eventuale prenotazioni della camera.
Così come per dormire, anche per mangiare a Venezia la situazione non è delle più semplici e se non si sta accorti, si rischia di prendere le classiche proverbiali fregature (così come altrove e forse anche più che altrove). Vi fornisco, pertanto, un paio di suggerimenti finali, che spero possano rivelarsi utili. Per un pranzo veloce non c’è nulla di meglio dell’Antico Forno (clicca qui); con un paio di euro vi porterete via un’abbondante e soffice trancio di pizza: il posto è molto affollato a tutte le ore del giorno (e non solo dai turisti). Se invece optate per un pranzo più sostanzioso, allora vi suggerisco la Trattoria alla Basilica (clicca qui), proprio dietro San Marco. Nulla di trascendente, sia chiaro, ma a soli 14 euro offrono un primo, un secondo, un contorno e beveraggio incluso. Il prezzo è imbattibile, la qualità accettabile.
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Il racconto del mio viaggio in Italia finisce qui. Come ho già detto, non avevo la pretesa di essere esaustivo: avrei potuto raccontare di tanti altri luoghi altrettanto suggestivi da me visitati, in giro per le strade del nostro Paese, ma esigenze di sintesi mi hanno imposto di operare delle scelte, con un occhio particolare per la mia isola natìa.
Tutte le recensioni di alberghi e ristoranti che ho pubblicato sono frutto di esperienze personali ed opinioni formulate in regime di totale autonomia ed indipendenza. D’altronde, è risaputo che il buon viaggiatore ascolta sempre tutti coloro che l’hanno preceduto nel suo cammino, ma è consapevole che il giudizio degli altri, in quanto tale, assume necessariamente una valenza relativa.
Infine, spero che la lettura di questa lunga pagina del mio blog, abbia potuto ispirare qualche ipotetico lettore e lo abbia spinto a mettersi in viaggio, alla scoperta di uno dei tanti tesori custoditi nel cuore del nostro meraviglioso Paese.
Se così fosse ne sarei felice!
Ciao Giovanni , Sono appena tornato da una vacanza di una settimana a Bologna. I portici sono fantastici, offrendo l’ombra più gradita dalle sole. Ne vale la pena guardare i soffitti decorati di molti di loro. Anche vale una visita è la libreria vecchia, ed il teatro anatomica . In giro ogni angolo c’è un nuovo sito per stupire gli occhi. I mercati cibo nel quadrilatero soddisfatto tutti i sensi, Che peccato che non avevo un cucina per cucinare. Non ho avuto fame perché c’ erano cosi tanti buoni ristoranti servono piatti locali. Hai parlato dei canali, durante la settimana Notte blu era celebrato.
Ho parlato molto Italiano , solo semplice ma vero conversazione. Come sempre ho trovato il tuo articolo interessante e piacevole di leggere.
Ciao
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Bologna è davvero una gran bella città e sono molto contento che tu abbia trascorso una piacevole vacanza.
Stai diventando molto brava nell’uso della lingua italiana…continua così perché questa è l’unica strada: “The more you practise, the more fluent you become”.
Ciao, a presto 🙂
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Ciao Giovanni. Finalmente posso tornare a leggere i tuoi articoli.Questa volta ho trovato il testo un po’ più semplice così il mio italiano deve essere megliorare. Entrambe le volte siamo stati in centro in appartamenti. E stato stupefacente per vedere tutti siti che fare Venezia famoso. Ma abbiamo camminato da Piazza San Marco e i nostri occhi si sono aperto Gondole nel magazzino, lavando sospese in alto sopra le strade strette. Un’ambulanza che arriva dall’acqua all’ospedale e terrapins nel lago nel parco. Abbiamo trovato bar e ristoranti dove mangiava la gente del posto. Di notte la piazza di San Marco è stata trasformata, pochissimi turisti, i bambini giocano a calcio. In Inghilterra molti dicono che Venezia è puzzolente e affollata, può essere un mio consiglio smettere di essere un turista che si allontana dai luoghi turistici ed esplorare alcuni dei veri Venezia.
Lynne
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Ciao Lynne, mi fa piacere ritrovarti di nuovo sul mio blog con un nuovo commento.
Condivido la tua opinione: il modo migliore per apprezzare un luogo è quello di evitare di guardarlo con gli occhi del turista, poiché in tal caso la prospettiva appare inevitabilmente falsata.
Grazie per il tuo ennesimo contributo e colgo l’occasione per augurarti un felice Anno nuovo!
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Buon anno a te. Non vedo l’ora di leggere altri tuoi blog. Oltre ad essere molto interessante, aiuta a migliorare il mio italiano.
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Ciao Giovanni
Quando ho visto l’elenco dei paesi che hai visitato stavo per scrivere “e la Sardegna, non l’hai elencata?”….e invece qui leggo che no, non ci sei ancora stato.
Grande, enorme lacuna :(….
scherzi a parte è assolutamente da visitare poi mi dirai
Perchè, senza modestia, la mia Isola merita un post(o) a parte.
grazie
.marta
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Ciao Marta,
non ci sono scuse e sono d’accordo con te: è proprio una grossa lacuna che spero di colmare al più presto possibile 🙂
La Sardegna (ed anche la Sicilia… da palermitano non posso fare a meno di citare anche la mia regione…) sono due isole meravigliose che ci invidiano in tutto il mondo per la loro proverbiale bellezza!
Grazie per il tuo passaggio sul mio blog!
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Bell Italia – always worth for a visit. We have been in Milano, Rome and in Sorrento, Capri, Vesuvius and Pompeii. I have made of those four lasts a separate post. You can find them among my travels.
Ti auguro una buona giornata.
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Ti ringrazio molto ed anch’io ti auguro una buona giornata.
A presto
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