La Germania è sicuramente un paese stupendo per le numerose bellezze naturali e storiche, ma anche per l’arte e per la cultura. Tuttavia, essendo un Paese di dimensioni assai vaste, occorre, a mio avviso, una certa panificazione di massima per decidere gli itinerari da seguire, specie se si hanno solamente pochi giorni a disposizione.
Ho visitato la Germania in diverse circostanze ed ho avuto la fortuna di apprezzarne la bellezza di molti luoghi: dalle città anseatiche del Nord alla foresta nera, dalla Valle del Reno alla Baviera, seguendo anche uno dei percorsi più suggestivi lungo la famigerata Romantische Strasse.
Il pregiudizio che talvolta accompagna gli Italiani, soprattutto quelli che non sono mai stati in Germania, è quello secondo il quale i tedeschi siano seriosi ed anche un po’ musoni: niente di più sbagliato! Ho avuto modo di riscontrare in numerose circostanze che i teutonici hanno senso dello humour, voglia di divertirsi e, soprattutto, tanta disponibilità ed apertura verso il prossimo. Al tempo stesso, però, in genere sono attenti al rispetto delle regole (direi quasi in modo maniacale) e, consequenzialmente, non sono tolleranti nei confronti dei pressapochisti. Regolatevi di conseguenza.
Nelle strutture e nei servizi la Germania è un Paese efficiente. Quasi tutto funziona con puntualità. I mezzi di trasporto sono molto affidabili, tuttavia, a mio giudizio, affittare un’auto resta la maniera migliore per visitare il Paese. Il costo del noleggio è fra i più bassi in Europa e le autostrade sono, generalmente a tre o quattro corsie, non ci sono limiti di velocità e non si pagano pedaggi.
Molte delle città tedesche hanno subito violentissimi bombardamenti durante la seconda guerra mondiale ma, attraverso una paziente e fedele opera di ricostruzione, le città bombardate sono state quasi tutte restituite al patrimonio mondiale dell’Umanità, nel loro aspetto originario.
E il caso, ad esempio, della bellissima Lubecca, antica capitale medievale della lega Anseatica, che ha ricevuto, non certo per mera coincidenza, il riconoscimento ufficiale da parte dell’UNESCO.
Il centro storico di Lubecca ha centinaia di case antiche di grande valore artistico che sono sotto tutela e che conservano ancora oggi tutto lo splendore del passato, cioè di quando Lubecca era considerata la regina del Baltico. Una passeggiata tra i monumenti di Lubecca vi porterà indietro di alcuni secoli. La Holstentor è la più famosa delle porte cittadine appartenenti alla fortificazione medievale della città, ed è uno dei monumenti più celebri di tutta la Germania, uno dei più importanti esempi del Gotico baltico.
Per mangiare a Lubecca c’è solo l’imbarazzo della scelta: l’unico consiglio è di stare alla larga dai ristoranti di un certo tono, se non si vuol spendere troppo. All’interno delle mura di cinta, tra birrerie e taverne, si trova sicuramente un posto adatto alle tasche di tutti. Io ho cenato al KartoffelKeller, un posto da provare non solo per l’originale menu (esclusivamente a base di patate), ma anche per l’ambiente molto caratteristico.
In tema di cucina e goloserie, non dimenticate di assaggiare i famosi dolci di marzapane di Lubecca: molte pasticcerie della città li sfornano ancora oggi con la ricetta originale.
Per quanto riguarda l’alloggio, ho dormito al Baltic Hotel, un albergo a gestione familiare, appena fuori le mura della città vecchia: camera dignitosa, colazione ricca e genuina, accoglienza calorosa, prezzo onesto. Valore aggiunto: il parcheggio custodito e gratuito.
Alla stessa stregua di Lubecca, anche Brema faceva parte della Lega anseatica, una federazione di città dell’Europa del nord che, tra il ‘300 e il ‘600, dominavano le rotte commerciali dell’Europa settentrionale. Brema, non è una metropoli come, ad esempio, la vicina Amburgo, ma è una cittadina piccola e molto accogliente, direi a misura d’uomo. La Piazza del Mercato, una delle più belle piazze della Germania, con il Municipio ed il duomo di San Pietro, rispecchia bene l’orgoglio di questo passato. Da non perdere, oltre al centro storico, una passeggiata nello Schnoor, un delizioso quartiere vicino al centro, composto da strette viuzze e casette colorate.
La statua più fotografata a Brema? Naturalmente quella relativa ai quattro musicanti…
A Brema ho alloggiato al Bremen Columbus (clicca), un grande albergo ubicato in posizione centralissima, proprio davanti alla stazione ferroviaria, a cinque minuti a piedi dalle vie pedonali del centro storico: da consigliare!
Procedendo verso Sud, in direzione del Baden, si arriva alla Foresta Nera, delimitata dalla Valle del Reno. Tutta la zona è ricca di colline, boschi, pascoli, vallate, piccoli laghi, cascate e romantici villaggi. Se avete bimbi al seguito una tappa d’obbligo è l‘Europa Park, il più grande parco di divertimento in Germania, il secondo in Europa per numero di visitatori, dopo Euro-Disney: io ci sono stato e, confesso, mi sono pure divertito. A pochissima distanza dal parco, ho dormito un paio di notti in una graziosa Guest House dall’atmosfera familiare: Parkblick (clicca per la mia recensione).
A circa 100 chilometri di distanza dall’Europa Park, si trova la città di Friburgo, nota per la cultura, per l’arte e, tra le tante altre cose, anche per una serie di piccoli caratteristici rivoli pieni d’acqua presenti nelle strade pedonali del centro storico: costruiti come parte del sistema fognario, venivano utilizzati per abbeverare gli animali e per sopperire alle emergenze in caso di incendio. Esiste anche una leggenda secondo la quale chi mette un piede in uno di questi canaletti è destinato a tornare a Friburgo. Io ci ho messo il piede, ho rischiato una storta alla caviglia, ma a Friburgo, da allora, non sono più tornato…
In città ho soggiornato all’Hotel Freiburg am Muenster (clicca), un grande e funzionale albergo della nota catena internazionale Mercure: in genere i prezzi sono abbastanza elevati, ma in questa circostanza ho approfittato di un’ottima offerta, penotando online direttamente sul loro sito.
Se siete in zona Friburgo, vi suggerisco una leggera deviazione per arrivare a Meersburg, un incantevole paesino che si affaccia sulle rive del lago di Costanza, dove ho alloggiato presso un delizoso alberghetto di grande charme, annoverato tra le dimore storiche della Germania: Gastohof Zum Baren (clicca). Peccato per la pioggia battente che non mi ha dato tregua, ma la località è davvero suggestiva.
Proseguendo nel mio percorso, dopo un altro centinaio di chilometri sono arrivato a Monaco, la capitale della Baviera, per qualcuno “la capitale segreta della Germania”. In effetti, la città ha tutte le carte in regola per meritare questo appellativo. Monaco, nel suo insieme, unisce le caratteristiche di una metropoli europea con quelle di una città romantica e accogliente. A Monaco è impossibile annoiarsi, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: decine di musei, due castelli, un’infinità di caffè e birrerie di tutti i tipi (tra cui la famosa “Hofbräuhaus“), decine di teatri che offrono sempre qualcosa per tutti i gusti, le vie principali con gli eleganti e costosi negozi, ed infine la centralissima MarienPlatz, punto nevralgico della città, in cui tutto scorre, ma tutto rimane sempre sotto “stretto controllo”…
Non vi consiglio di cercare un posto dove dormire all’interno della città vecchia: le offerte sono poche e care. La zona migliore a prezzi ragionevoli è quella compresa tra la stazione centrale e la porta d’ingresso al centro storico (ma non scendete più a sud di quest’area, perché altrimenti finireste nel fatiscente quartiere a “luci rosse”). Il mio albergo preferito è il Bayers Hotel, ristrutturato pochissimi anni fa: offre camere confortevoli per circa centocinquanta euro a notte (non è pochissimo ma bisogna tener conto che, in media, Monaco è una città più cara rispetto alle altre città della Germania).
E dopo aver lasciato Monaco, finalmente, ha inizio la Romantische Strasse. Per visitare anche solamente alcuni dei luoghi più belli che si incontrano lungo la Strada Romantica ci vorrebbe almeno una settimana. Così come autentiche perle di una collana, si susseguono paesi romantici, castelli, antiche città con le case a traliccio e circondate dalle mura medievali, chiese di pellegrinaggio barocche e monasteri gotici.
Lungo i 370 km dal sud al nord anche i paesaggi cambiano: dal maestoso panorama delle Alpi bavaresi vicino a Füssen (nei cui pressi si trova il celebre castello di Neuschwanstein), fino alla dolce valle del Meno ed a Rothenburg, la splendida città con la quale si conclude il mio viaggio.
Il castello di Neuschwanstein è una vera icona per la Germania, si dice che sia il castello più fotografato al mondo, un luogo magico che ha incantato milioni di visitatori, tra cui il signor Walt Disney, che ha deciso di stilizzarlo rendendolo il suo “marchio di fabbrica”: il castello presente nei parchi di divertimento di Parigi e di Orlando, infatti, non è altro che una riproduzione di questo.
La visita al castello inizia…alla biglietteria, la coda è interminabile e la pioggia ricomincia a cadere in modo incessante: la lunga attesa all’aperto e senza un possibile riparo, rende la situazione insostenibile. Non mi rimane che scattare qualche foto panoramica ed andare via. Ciò vuol dire che per il tour all’interno del Palazzo dovrò aspettare un’altra occasione!
Sono giunto all’ultima tappa del mio viaggio in Germania, l’ultimo paese lungo la linea della Romantische Strasse, un percorso bellissimo, purtroppo parzialmente rovinato da una pioggia fitta e costante che ormai inaspettatamente, alla fine di questo magico percorso, lascia il posto ad un pallido sole che fa capolino nel cielo di Rothenburg.
Appena arrivo a Rothenburg ho davvero l’impressione di aver fatto un salto nel tempo. E’ un tuffo al cuore…
Le atmosfere di Rothenburg sono magiche: aleggiano in un misto tra favola e storia vissuta, tra antichi racconti ed incanti passati. L’impostazione di questo piccolo borgo bavarese segue il più classico stile del Nord Europa: colorate casette, curate in ogni minimo dettaglio, con gli immancabili fiori ad addobbare balconi e terrazze, donando colore e vita alle strade. La cinta muraria intorno alla città, la meglio conservata d’Europa, sembra avvolgere Rothenburg in un abbraccio senza tempo.
Non mi rimane che lasciarmi trasportare dal cuore e perdermi tra queste vie che brulicano di vita, lasciandomi travolgere dal profumo di cioccolata che si respira davanti alle tante pasticcerie o dall’odore pungente dei wurstel con i crauti che promana dalla birreria accanto alla mia Guest House.
Il viaggio in Germania mi ha fatto provare forti emozioni, mi ha regalato scorci mozzafiato di paesini fuori dal tempo, mi ha spinto a mettere da parte l’orologio e mi ha insegnato a godere, semplicemente, del “qui ed ora”.
So many beautiful photos. First photo shows the town where we have been when on road trip, but I do not remeber the name.
Buona giornata.
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Hi Sartenada and thanks a lot for stopping by and reading!
The name of the town is Bremen, that’s a lovely small town located in north Germany.
“Buona giornata” you too 🙂
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